Saper interpretare correttamente l’ambiente intorno a noi e metterlo in relazione con quanto riportato nelle carte è fondamentale per orientarsi.
Tutti coloro che si muovono in ambiente, escursionisti, soccorri ed operatori professionali, dovrebbero saperlo fare.

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Vediamo un esempio pratico in cui confrontiamo quanto vediamo in ambiente con le indicazioni riportate sulla carta topografica.
Stiamo percorrendo la strada bianca forestale che da Passo del Giogo si dirige verso est nel comune di Scarperia (FI). Ad un certo punto sulla sinistra il bosco si apre. Si vede la valle verso nord-ovest.
Cerchiamo d’interpretare l’ambiente che vediamo e trovarne le corrispondenze sulla carta IGM in scala 1:25.000 della zona.
La prima cosa da fare è orientare la carta usando la bussola. Allineiamo il nord della mappa con il nord magnetico indicato dalla bussola (per i ns. scopi, in Italia, possiamo trascurare la declinazione magnetica).

Per una migliore osservazione ci occorrerà un binocolo oppure un cannocchiale ed una bussola.
Questi ci permetteranno di rilevare particolari troppo piccoli per esser visti ad occhio nudo e di rilevare gli azimut.

Cominciamo ad osservare l’ambiente che abbiamo di fronte.

Ci troviamo in una zona di bassa montagna con boschi, probabilmente faggete, prati e coltivazioni in lontananza.
Nascosti dagli alberi si vedono anche degli edifici.
Osserviamo ora i singoli aspetti del paesaggio di fronte a noi.

VALLI

Osserviamo l’andamento orografico del paesaggio.
Possiamo identificare:
1) Di fronte a noi abbiamo una valle principale che da sinistra scende verso destra (sud ovest – nord est).
2) Un impluvio che, partendo da dove siamo, scende verso la valle principale (sud est – nord ovest).
3) Un secondo impluvio che proprio di fronte a noi, al centro, molto corto e ripido, taglia la collina verso la valle principale (nord-sud). E’ evidente come l’erosione dell’acqua stia lavorando in modo pesante su questo corto e ripido impluvio erodendolo pesantemente.
4) Un quarto impluvio che da sinistra scende verso destra formando una piccolissima valle (nord ovest – sud est).
Questi quattro elementi saranno anche sede di torrenti. Sicuramente a carattere stagionale quelli laterali.

Ci saranno anche altre valli in zona ma dal nostro punto d’osservazione non riusciamo a vederle.
Cerchiamo adesso sulla carta IGM le stesse valli che vediamo:

Le valli sono elementi fondamentali per la comprensione del territorio.

Queste sono identificabili con la semplice osservazione ad occhio nudo dell’ambiente.
Sulle carte si identificano nelle «insenature» delle curve di livello che poi sono le sedi di torrenti e fiumi.

MONTI E CIME

Osserviamo adesso l’andamento delle cime e delle creste dei monti:
1) Si vede in primo piano una cresta che scende verso la valle principale, verso destra. Questa nasconde alla vista la parte a sinistra del fondovalle.
2) Dietro, dall’altra parte della valle, si vede una catena di monti che si elevano sulla sinistra con tre evidenti vette.
3) Sullo sfondo altre catene montuose.

Vediamo di identificare le stesse cime sulla carta IGM.
1) Il crinale subito alla nostra sinistra, molto vicino.
Dal punto di osservazione che abbiamo non si distingue bene se il profilo 1 sia 1.1 oppure 1.2 sulla carta.
Oppure entrambi sovrapporti sulla nostra linea di visuale.
2.1) La cima più bassa proprio di fronte a noi sopra l’abitato. Quota 836m.
2.2) Un po’ più a sinistra la seconda cima, quota 860m.
2.3) A seguire la terza cima, quota 909m.
2.4) A sinistra la quarta cima, quota 987m, il Piaggione, oltre la quale si continua a salire per arrivare a quota 1.041m fuori dalla nostra foto.
3) I monti in lontananza non rappresentati sulla carta.

Vediamo quanto rilevato sulla carta IGM:

STRADE

Se guardiamo bene, meglio se con il binocolo, si nota una strada parzialmente nascosta dagli alberi che partendo dal centro abitato sulla destra risale la valle in leggera pendenza. La strada è seminascosta dalla
vegetazione ma si delinea chiaramente.

Nella parte bassa si può notare una strada più piccola che collega il paese di Barco con Barco diSotto, il borgo nel centro.

Anche in questo caso, un binocolo aiuta per identificarla meglio.

Nella carta IGM si identificano entrambe le strade:

EDIFICI

Si identificano tre gruppi d’edifici:
1) Un edificio isolato sulla strada principale seminascosto dagli alberi
2) Un piccolo borgo in basso al centro (Barco di Sotto)
3) Un paesino a destra (Barco)

Nella carta IGM si identificano abbastanza bene:

Quando dobbiamo identificare degli edifici su
una carta IGM bisogna porre attenzione al fatto che a seconda della destinazione dell’edificio potrebbe essere rappresentato con simboli diversi.
A volte avremo difficoltà ad identificare la destinazione dell’edificio con la sola osservazione in ambiente e dovremo perciò cercare non un simbolo preciso sulla carta ma ogni simbolo che in quel punto indichi un edificio. Questo indipendentemente che sia industriale, serra, baracca o altro.

BOSCHI ED AREE PRATIVE

Si identificano boschi ed aree prative.
Tutta la valle è coperta da boschi tranne dove indicato in cui ci sono aree prative.

Nella carta IGM si identificano bene le aree prative.
Tutto intorno si evidenzia il bosco il verde scuro.

Anche dall’individuazione delle essenze vegetali possiamo trarre indicazioni.

Attenzione però, la vegetazioni può variare anche molto velocemente.
Ad esempio, un disboscamento può, in breve tempo, cambiare totalmente l’aspetto di una montagna.
Le abetine intorno a Passo del Giogo sono state abbattute in poco tempo per contrastare la diffusione di un parassita deleterio per queste piante. In poco più di un anno è cambiato l’aspetto della montagna.

ALTIMETRIA

L’osservazione delle altitudini di quanto abbiamo davanti è un ulteriore forma di lettura del territorio.
In questo caso possiamo vedere che:
3) Questa linea identifica, approssimativamente, la quota a cui si trova l’osservatore
1) La quota di Barco di Sotto è minore della quota dell’osservatore.
2) Barco è ad una quota intermedia fra l’osservatore e Barco di Sotto.
4) La prima cima a destra ha una quota superiore alla nostra.

Vediamo adesso dalla carta.
Il nostro punto d’osservazione si trova poco sopra la curva di livello dei 775m.
Supponiamo 780m.

Si vede che le quote sulla carta siano coerenti con quanto osservato in ambiente.
La nostra altezza si trova alla stessa altezza dei boschi sopra alla strada che abbiamo di fronte.
La prima cima è ad un’altezza superiore a noi di circa 50 m.
Barco e Barco di Sotto sono ad altezze inferiori.
Anche questo ci aiuta per confermare la nostra interpretazione dell’ambiente che ci circonda e metterlo in relazione con la carta che abbiamo.

DISTANZA

La stima delle distanze degli oggetti osservati è un ulteriore tassello per collocarli al meglio nell’ambiente che ci circonda.
Chiaramente la validità della stima dipende dalle nostre capacità nel valutare le distanze.
In ogni caso, anche questa capacità, può essere migliorata molto con l’esercizio.

Prendiamo in esame 4 punti e stimiamo la distanza:
1) Area Barco-Barco di sotto: circa 700m di distanza.
2) Area casa sulla strada: 850m di distanza.
3) Le due cime più vicine: 1000m di distanza.
4) La terza cima: 1100 m di distanza.
Queste sono le stime fatte al meglio.
Verificando sulla carta troviamo che le distanze effettive sono:

Si vede come anche a stima le distanze siano realistiche. Inoltre, è molto più difficile sbagliare le successioni delle distanze. Si vede bene che la sequenza delle distanze è:
Barco → casa sulla strada → 2 vette vicine → terza vetta.
Questa stima di distanza assieme all’uso dell’azimut che vedremo di seguito, ci permette di avere un utile indicazione di come trovare sulla carta quanto abbiamo davanti in ambiente.

AZIMUT

I vari elementi possono essere identificati o verificati anche usando l’azimut.
Misurando con una bussola da rilievo l’azimut dei vari elementi in ambiente possiamo poi tracciare sulla carta la linea che unisce l’osservatore all’elemento considerato.
Naturalmente, per poter far questo, occorre conoscere la propria posizione.

Si leggono con la bussola da rilievo gli azimut in ambiente e poi si tracciano sulla carta le rette che dal punto in cui siamo partono con gli stessi angoli A1, A2 ed A3 rilevati.

Queste rette incrociano gli oggetti che abbiamo rilevato.
Questo consente di verificare quanto fatto oppure di identificare un elemento incerto.
Anche in questo caso trascuriamo la differenza fra nord magnetico e geografico.
In questa zona, la Toscana, attualmente la declinazione magnetica è sui 3 ° quindi al di sotto dell’errore medio che si compie con una bussola da rilievo per escursionismo.
Nota: L’ Azimut è distanza angolare che rileva un osservatore fra il nord geografico e l’elemento considerato